Galileo Chini
(1873 - 1954)
Natura morta (Natura morta con conchiglia
e vaso), 1917
Olio su cartone, cm. 50 x 70
Firmato in basso a destra: “G. Chini”
Nel periodo immediatamente
successivo al ritorno dal Siam, Chini realizza la sua moderna
visione di realtà psicologica, memore delle conquiste
sintetiche del colore della pittura francese e del senso di
bonnardiana persistenza della memoria. Oggetti provenienti
dal Siam si sedimentano nel suo studio come nostalgici segni,
e la pittura si condensa nella descrizione più dell’emozione
che della natura fisica degli oggetti. La artecipazione alle
mostre romane della Secessione suggella questa profonda appartenenza
alle correnti innovative europee in senso post-impressionista.
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