MASSIMO
LISTRI - Geometria della bellezza
29 ottobre - 20 dicembre 2014
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Francesca
Antonacci ospita nella sua galleria di Via Margutta una
mostra dedicata a Massimo Listri, fotografo d’interni
tra i più famosi del mondo.
La mostra è concepita
come un’appendice all’esposizione di cui Listri
è in questi giorni protagonista ai Musei Vaticani
con il suo ciclo di lavori sulle collezioni pontificie dei
marmi antichi.
Con il titolo "Massimo
Listri - Geometria della bellezza" Francesca Antonacci
propone una selezione di scatti in cui ben si evidenziano
quei valori formali di equilibrio e simmetria che sono da
sempre al centro del mondo visivo dell’artista, inquadrature
di ritmo armonico e geometria cristallina che fanno apparentare
il suo linguaggio a quello della poesia. Come scrive Giorgio
Antei, Massimo Listri non parla in prosa “i suoi
scatti sono rime”.
Chi ha imparato ad apprezzare
Listri come narratore della tradizione culturale europea
ben rappresentata dai suoi famosi ritratti di musei d’arte
antica, palazzi nobiliari, biblioteche e archivi conventuali
e palatini si farà certamente sorprendere da alcuni
dei lavori in mostra, peraltro tra i più belli. Saranno
infatti esposti anche i meno conosciuti scatti “neoplastici”,
quelli cioè dedicati alle architetture razionaliste
di maestri della visione contemporanea dello spazio, scatti
in alcuni casi inediti o mai esposti in Italia.
Scrive Camillo Langone,
penna raffinata e spiritosa: “Oscar Wilde voleva
vivere all’altezza delle sue porcellane, io voglio
vivere all’altezza delle foto di Massimo Listri, il
più grande fotografo italiano d’interni….Listri
scatta foto bellissime in ambienti bellissimi, quindi è
bellezza al quadrato, un fulgore che alle persone troppo
sensibili potrebbe causare capogiro (la sindrome di Listri).
Ma anche le persone di sensibilità media mentre si
avvicinano alle sue grandi immagini sentono una voce oltremondana
che domanda:” Ne sarai tu degno?”.
In effetti, in questa mostra
come in quella dei Vaticani Listri conferma il suo impareggiabile
talento nel mettere in posa gli ambienti per esaltarne la
bellezza. In un’epoca in cui l’azione dell’uomo
viene soprattutto narrata come impatto distruttivo sull’ambiente,
Listri ricorda in controtendenza che l’uomo non è
soltanto il demolitore del mondo che lo ospita ma anche
il creatore di ambienti che per grazia, fulgore ed eleganza
competono orgogliosamente con la natura. La sua silenziosa
galleria di luoghi dai quali ogni figura umana è
bandita appare così per quello che è: una
umanistica celebrazione dell’uomo e della sua cultura.
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Massimo
Listri è considerato uno dei maggiori fotografi d’interni
e di architettura del mondo. Collabora con numerose riviste
tra cui "AD" e "FMR", di cui nel 1981
è stato cofondatore insieme a Vittorio Sgarbi. Ha
pubblicato dai primi anni Ottanta circa 50 libri. I suoi
grandi ritratti di interni sono stati protagonisti di mostre
ospitate da prestigiose istituzioni pubbliche.
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