MASSIMO
LISTRI - Ritratti d’interni
4 giugno - 22 luglio 2010
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Weimar
(cm.120x120)
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Francesca
Antonacci inaugura la sua nuova galleria - uno spazio magnifico
posto all’interno di uno dei cortili più scenografici
di Roma – con una mostra dedicata al più elegante
fotografo italiano d’interni, il fiorentino Massimo
Listri, che, per l’occasione, propone venti
dei suoi grandi ritratti di luoghi sospesi tra realtà
e sogno.
Scrive Camillo
Langone, una delle penne più raffinate e
spiritose del giornalismo italiano: “Oscar Wilde
voleva vivere all’altezza delle sue porcellane, io
voglio vivere all’altezza delle foto di Massimo Listri,
il più grande fotografo italiano d’interni….Listri
scatta foto bellissime in ambienti bellissimi, quindi è
bellezza al quadrato, un fulgore che alle persone troppo
sensibili potrebbe causare capogiro (la sindrome di Listri).
Ma anche le persone di sensibilità media mentre si
avvicinano alle sue grandi immagini sentono una voce oltremondana
che domanda: Ne sarai tu degno?”.
In effetti, nessuno come
Listri sa mettere in posa un ambiente, quale che sia, esaltandone
la bellezza sino a trasformare il suo doppio fotografico
nella rappresentazione del luogo ideale, quello che non
ci si stancherebbe mai di guardare e nel quale si vorrebbe
a tutti i costi essere, tranne magari rendersi conto, leggendo
la didascalia che accompagna l’opera, che in quel
posto ci si è passati mille volte senza vederlo,
indifferenti di fronte alla sua grazia.
Cofondatore con Vittorio
Sgarbi e Franco Maria Ricci di
FMR - la rivista che, all’inizio
degli anni ’80, si impose nel mondo dell’editoria
italiana proprio per la squisita perfezione dell’apparato
fotografico - Massimo Listri è un
ricognitore della bellezza, un globetrotter impegnato nell’instancabile
ricerca di quei giacimenti del gusto e della cultura che
ogni paese del mondo cela all’interno del proprio
patrimonio architettonico. In oltre tre decenni di carriera
ha perlustrato l’Europa palmo a palmo riportando alla
luce la magnificenza di apparati decorativi abbandonati
all’oblio dall’avvento di nuovi orientamenti
estetici o dall’inaccessibilità degli edifici
che li custodiscono, ma ha anche dimostrato la nostra incapacità
di cogliere il fascino dei luoghi della vita quotidiana.“L’occhio
di Listri – sottolinea Vittorio Sgarbi
–“educa il nostro a vedere anche quello
che rischierebbe di non vedere, o di non avvertire, soprattutto
gli armoniosi volumi delle stanze. Listri adora le simmetrie,
i punti di fuga, le visioni laterali, estendendo il campo
della visione sino al più estremo limite”.
La mostra ideata da Francesca
Antonacci coinvolge il visitatore in un itinerario attraverso
l’Europa, privilegiando alcune tematiche che sono
un po’ il leit motiv della fotografia di Listri e
cioè le fastose biblioteche conventuali e palatine
che sono state nei secoli custodi e centri propulsori della
civiltà umanistica e i luoghi del collezionismo d’arte.
In particolare, le wunderkammern e gli scrigni architettonici
di ogni tipo inventati per ospitare e celebrare le grandi
collezioni d’arte sono da sempre al centro della poetica
di Listri. Non stupisce pertanto la scelta di ambientare
l’esposizione nel nuovo, raffinato spazio progettato
dall’erede di una famiglia di antiquari che ha legato
il proprio destino a quello di alcuni dei più importanti
collezionisti d’arte del ‘900.
In un’epoca in cui
l’impatto della specie umana sull’ambiente è
diventato punto focale di riflessione, le fotografie di
Listri ricordano, in assoluta controtendenza, che l’uomo
non è soltanto il distruttore dell’armonia
del mondo in cui vive, ma anche il creatore di ambienti
la cui bellezza compete orgogliosamente con quella della
natura.
Il gusto dell’esplorazione
unito al culto del bello: il fotografo che cattura l’animo
dei luoghi creati dall’uomo nella nuova galleria di
Francesca Antonacci.
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Massimo
Listri è considerato uno dei maggiori fotografi d’interni
e di architettura del mondo. Collabora con numerose riviste
tra cui "AD" e "FMR", di cui nel 1981
è stato cofondatore insieme a Vittorio Sgarbi. Ha
pubblicato dai primi anni Ottanta circa 50 libri. I suoi
grandi ritratti di interni sono stati protagonisti di mostre
ospitate da prestigiose istituzioni pubbliche. Di recente:
Palazzo Reale (Milano 2008) e Palazzo Pitti (Firenze 2009).
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