I LAMPADARI DI CRISTALLO
ventinove disegni di una manifattura boema
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Al di là della magia di
cui questi fogli sono intrisi, che è poi la magia del mondo
da essi evocato, sappiamo di trovarci di fronte ad uno strumento
di lavoro di un mercante di ambito boemo del primo decennio
dell’Ottocento: un catalogo, assai ben congegnato, da mostrare
ai clienti desiderosi di abbellire la propria dimora con
uno degli sfavillanti manufatti di cristallo in vendita
nella sua bottega.
Non è stato facile attribuire
una datazione ai disegni che, qua e là, mostrano un gusto
per l’esasperazione ornamentale che rimanda al più puro
Luigi XVI. Tuttavia, il prevalente senso geometrico dell’impianto
deve senz’altro farci propendere per un’epoca posteriore,
quella delle nuove mode di primo Ottocento. Essi presentano
inoltre una interessante scritta che li riporta all’attività
di Franz Steigerwald. Di origine bavarese, Steigerwald aprì
la sua officina sul versante tedesco della foresta boema.
L’idea di inviare i suoi migliori artigiani a Parigi, per
raffinarne il gusto ed introdurli agli squisiti capricci
della indiscussa capitale della moda, fu determinante ai
fini della sua affermazione. Nel giro di poco tempo divenne
l’unico vero concorrente del grande Friedrich Egermann,
il più celebrato cristalliere boemo dell’epoca.
L’ambientazione della mostra
cercherà di ricreare le atmosfere degli ambienti illuminati,
non dimentichiamolo, a lume di candela, dai favolosi lampadari
di Boemia. Impresa non facile dal momento che, nell’ambito
della storia del mobile, quello delle fonti di illuminazione
è un campo ancora poco esplorato dagli studiosi, anche perché
poco esplorabile a causa della bellezza particolarmente
effimera di quegli oggetti e per la difficoltà, sottolineata
da Roberto Valeriani nel saggio introduttivo al catalogo,
“di rivolgere lo sguardo ad un elemento, quello della luce,
fra i più elusivi e irricostruibili per colui che oggi studia
o riallestisce interni storici”.
Sarà bene comunque ricordare
che l’invenzione del cristallo artificiale, avvenuta in
Inghilterra nella seconda metà del Seicento, ma perfezionata
in Boemia, consentì la realizzazione di lampadari concepiti
come vere e proprie cascate di luce, che sicuramente mutarono,
e non poco, l’aspetto degli interni aulici europei. Alla
fantasia del visitatore della mostra il compito di immaginare
lo spirito del mondo che inventò la moda di illuminare le
proprie case con oggetti più simili a gioielli che a lampadari.
I LAMPADARI DI CRISTALLO
ventinove disegni di una manifattura boema
2 dicembre 2003 – 15 gennaio 2004
orario di visita dal lunedì al sabato ore 10.00-13.00 /
15.30-19.30
Qui
potete vedere il Catalogo con i testi a fronte
Catalogo a cura di Francesca Antonacci con saggio introduttivo
di Roberto Valeriani
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