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L’Aurora e La Notte,
due matite su carta eseguite da un Charles
Le Brun (1619/1690) non ancora ventenne,
rappresentano una rara testimonianza dell’interesse
per i soggetti di carattere mitologico-allegorico precocemente
dimostrato dall’artista destinato a diventare
Primo Pittore di Luigi XIV e regista
incontrastato della decorazione di Versailles.
Inizia
da qui il percorso espositivo ideato da Francesca
Antonacci e Damiano Lapiccirella per TEFAF 2015, la
strepitosa rassegna che ogni anno riunisce a Maastricht
i più importanti mercanti e collezionisti d’arte
del mondo. Nello spazio riservato ai due antiquari
italiani, lo stand 716, una scelta selezione di opere,
prevalentemente su carta e provenienti da prestigiose
collezioni private, compone un itinerario volto ad
esaltare la linea più cosmopolita della produzione
artistica europea tra fine ‘600 e primi del
’900. Tutti gli artisti in esposizione sono
espressione di una cultura artistica di respiro internazionale
che travalica i confini dei loro rispettivi paesi
d’origine.
La pittura veneta
del ‘700 è rappresentata da alcuni dei
suoi esponenti più illustri. Un delizioso olio
su carta applicata su tela rappresentante una Allegoria
della Prudenza porta la firma di Giovanni
Antonio Pellegrini (1675/1741), tra i più
importanti pittori di storia attivi a Venezia nella
prima metà del secolo, nonché decoratore
di interni prediletto dalla committenza aristocratica
del Nord e Centro Europa.
Di Giovan
Battista Piazzetta (1682/1754) si può
invece ammirare lo splendido bozzetto dipinto ad olio
su tela del San Jacopo Condotto al Martirio,
un’opera del tutto rivoluzionaria per Venezia.
Con la tela realizzata per la chiesa di San Stae,
Piazzetta inaugura infatti una linea pittorica che
per l’ambiente lagunare è del tutto nuova,
non perseguendo alcuna idea di eleganza ma piuttosto
un provocatorio realismo volto a rivestire di forte
intenstà drammatica la rappresentazione sacra.
Di tutt’altro
registro stilistico la collezione di otto disegni
di Giandomenico Tiepolo (1727/1804),
figlio terzogenito di Gianbattista. Che sul mercato
compaia un’intera collezione dei più
belli tra i suoi celebrati disegni è un fatto
raro, una di quelle occasioni che solo Maastricht
riserva. Si segnalano in modo particolare cinque fogli
con scene di centauri, ninfe, satiri e fauni, un tema
che ispira all’artista le più originali
e delicate realizzazioni su carta della sua carriera.
Francesco Casanova (1727/1803)
era noto in tutta Europa come pittore di battaglie,
scene equestri e di caccia. Francesco è la
quintessenza del cosmopolitismo settecentesco: nasce
a Londra da famiglia italiana, si forma a Venezia,
si afferma a Parigi e vive l’ultima parte della
sua vita a Vienna. Dell' artista si presenta un'affascinante
Battaglia con cavalli ad acquerello
e inchiostro datata 1768.
Un leone e una tigre che si disputano
un daino è un dipinto di grande
interesse storico realizzato nel 1809 dal famoso pittore
animalista Johann Wenzel Peter (1745/1829),
pittore boemo attivo a Roma tra la fine del ‘700
e i primi dell' 800. Questo olio su tela è
la versione più piccola di una tela acquistata
da Gioacchino Murat Re di Napoli, città in
cui fu conservata sino al 1854, l’anno in cui
se ne persero le tracce. Una circostanza che conferisce
particolare rilievo a questa seconda versione probabilmente
realizzata per un personaggio del seguito reale.
La pittura di veduta
del Grand Tour è ben rappresentata da Conrad
Metz (1749/1827), Christoph Heinrich
Kniep (1755/1825), compagno di viaggio di
Goethe a Paestum e in Sicilia, e da due epigoni del
vedutismo veneto come Ippolito Caffi (1809/1866)
e Carlo Grubacs (1810-1870), presente
con un olio su tela che verosimilmente rappresenta
i festeggiamenti sul Canal Grande in occasione della
visita a Venezia dell’Imperatore Ferdinando
I d’Austria nel 1838, un capolavoro della sua
produzione.
Tra le opere più
affascinanti e curiose una collezione di 12
disegni anatomici di Vincenzo
Camuccini (1771/1844), uno dei massimi esponenti
del neoclassicismo romano. I disegni fanno parte di
un album, rimasto sempre in possesso della famiglia,
in cui lo stesso Camuccini aveva raccolto e ordinato
tutti i suoi “studi di anatomia presso il vero
eseguiti nella mia prima età, cioè negli
anni 15, 16, 17” . Meno noti di quelli realizzati
da Canova e Giuseppe Bossi, questi studi di corpi
depellati eseguiti da un artista adolescente occupano
un posto di rilievo nella storia del disegno anatomico,
segnalandosi per la forte connotazione plastica di
derivazione michelangiolesca e per una marcata finalizzazione
allo studio del movimento.
Di Camuccini è
anche presente uno splendido disegno preparatorio
dell’Orazio
Coclite, il dipinto, purtroppo scomparso,
commissionato all’artista da Manuel Godoy, consigliere
di Re Carlo IV di Spagna.
Non manca lo scintillante
virtuosismo del ritrattista Giovanni Boldini
(1842/1931) e si chiude con una veduta di uno dei
più grandi paesaggisti svedesi della prima
metà del 900, Carl Magnus Lindqvist
(1884-1977), caposcuola di una corrente volta alla
valorizzazione delle radici e della cultura nazionale,
eppure pittore aggiornatissimo e sempre attento alle
novità provenienti dai grandi centri d’arte
europei.
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Vincenzo
CAMUCCINI
(Roma 1771 - 1844)
Orazio Coclite, 1810-15 ca.
Matita e sfumino su cartoncino avorio quadrettato
a matita
mm 545 x 800
Provenienza: collezione Camuccini,
Cantalupo in Sabina.
Bibliografia: Vincenzo Camuccini (1771
– 1884). Bozzetti e disegni dallo studio
dell’artista, catalogo della mostra a
cura di Gianna Piantoni De Angelis, (Roma, Galleria
Nazionale d’Arte Moderna, 27 ottobre –
31 dicembre 1978), Roma, De Luca, 1978, scheda
n. 87, p. 45.
Esposizioni: Vincenzo Camuccini (1771
– 1884). Bozzetti e disegni dallo studio
dell’artista, catalogo della mostra a
cura di Gianna Piantoni De Angelis, (Roma, Galleria
Nazionale d’Arte Moderna, 27 ottobre –
31 dicembre 1978),
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Vincenzo
CAMUCCINI
(Roma 1771 – 1844)
Testa di cavallo
Matita, carboncino e gesso bianco su carta
mm 577 x 440
Provenienza: Cantalupo in Sabina,
collezione Camuccini
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Giandomenico
TIEPOLO
(Venezia 1727- 1804)
Cupido circondato da Putti
Penna e inchiostro bruno, inchiostro diluito
bruno
mm. 200 x 209
Firmato in basso a destra: Dom Tiepolo f. e
numerato sulla sinistra: 16.
Provenienza: Sotheby, Londra 22 Marzo
1973, lotto 46; Roma, collezione privata.
Bibliografia: Tiepolo, i colori del
disegno, a cura di G. Marini, M. Favilla, R.
Rugolo, Roma 2014, p.110.
Esposizioni: Tiepolo, I colori del
disegno, a cura di G. Marini, M. Favilla, R.
Rugolo, Roma, Musei Capitolini, 2014.
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Lorenzo
TIEPOLO
(Venezia 1736 – Madrid 1776)
Testa di vecchio orientale barbuto,
ca. 1760
Gessetto rosso e bianco su carta azzurra, mm
320 x 280
Bibliografia: Tiepolo, I colori del
disegno, a cura di G. Marini, M. Favilla, R.
Rugolo, Roma 2014, pag. 115.
Esposizioni: Tiepolo, I colori del
disegno, a cura di G. Marini, M. Favilla, R.
Rugolo, Roma, Musei Capitolini, 2014. |
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Charles
LE BRUN
(Paris 1619 – 1690)
L’Aurora e la Notte
Matita su carta
Aurora: mm.170 x 221; Notte: mm. 188 x 234
Bibliografia: Jennifer Montagu in
Jacques Thuillier e Jennifer Montagu, Charles
Le Brun, 1619-1690. Peintre et dessinateur (ex.
cat.), Versailles 1963, cat. nos. 53 & 56,
pagg. 150-1.
Pierre Rosenberg, ‘Deux dessins du jeune
Le Brun’, Scritti di storia dell’arte
in onore di Raffaello Causa, Napoli 1988, pagg.
157-60.
Barbara Brejon de Lavergnée et al, Autour
de Simon Vouet (ex. cat.), Parigi 1996, cat.
29, pag. 74-5
Bénédicte Gady, L’ascension
de Charles Le Brun: Liens sociaux et production
artistique, Parigi 2010, pagg. 69- 73, fig.
50-54.
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Gustaf
FJAESTAD
(Sverige 1868 – 1948)
Paesaggio innevato, 1913
Firmato e datato in basso a sinistra “
G. Fjastad 1913”
Olio su tela, cm. 97 x 150
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Christoph
Heinrich KNIEP
(Hldesheim 1755 - Napoli 1825)
Paesaggio ideale con il tempio
di Paestum
Carboncino nero, penna e pennello, nero, grigio
e marrone su carta J. Whatman
mm 634 x 950
Firmanto in basso a sinistra: C. Kniep inv.
/ et del. Napoli
Provenienza: collezione privata francese.
Bibliografia: Georg Striehl, Der Zeichner
Christoph Heinrich Kniep (1755-1825). Landschaftsauffassung
und Antikenrezeption. Hildesheitm/Zurigo/New
York 1998; Claudia Nordhoff (catalogo di), Paesaggi
italiani dell'epoca di Goethe. Disegni e serie
di acqueforti della Casa di Goethe. Roma 2007,
p. 74-93.
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Giovanni
BOLDINI
(Ferrara 1842 - Parigi 1931)
Ritratto di donna allo specchio
Acquerello e matita su carta
mm. 280 x 220
Firmato e datato in basso a sinistra: "Boldini
/1918"
Provenienza: Roma, collezione privata.
Bibliografia: CARLO L. RAGGHIANTI,
ETTORE CAMESASCA, L’opera completa di
Boldini, Milano, Rizzoli, 1970
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Scuola
italiana, Sec. XVIII
Ratto di Europa ed un gruppo di
stampe antiche
Coppia di Trompe l'oeil ad acquerello, china
nera e matita
cm 43 x 58 ciascuno
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Scuola
italiana, Sec. XVIII
Gruppo di stampe con spartito musicale
Coppia di Trompe l'oeil ad acquerello, china
nera e matita
cm 43 x 58 ciascuno |
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Ippolito
CAFFI
(Belluno 1809 - Lissa 1866)
Veduta di
Piazza del Popolo
acquerello e matita
mm. 207 x 302
Esposizioni: Caffi. Luci del Mediterraneo,
a cura di Annalisa Scarpa, Roma, Museo di Roma
- Palazzo Braschi, 15 febbraio - 2 maggio 2006.
Bibliografia: Caffi. Luci del Mediterraneo,
a cura di Annalisa Scarpa, Roma, Museo di Roma
- Palazzo Braschi, 15 febbraio - 2 maggio 2006,
pag. 155 |
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Ippolito
CAFFI
(Belluno 1809 - Lissa 1866)
Carnival
in Rome
Tempera and gouache on
heavy paper, 31 x 39 cm
Signed and dated bottom right: Caffi 1847
Exhibitions: Caffi. Luci del Mediterraneo,
curated by Annalisa Scarpa. Rome, Museo di Roma
- Palazzo Braschi, 15 February – 2 May
2006.
Literature: Caffi. Luci del Mediterraneo,
edited by Annalisa Scarpa. Rome, Museo di Roma
- Palazzo Braschi, 15 February – 2 May
2006, page 161
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Vincenzo
CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Forearm and hand
Sanguine and black pencil
on white paper, 275 x 415 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 138 (cat. 6)
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Vincenzo
Camuccini
(Rome, 1771 –
1844)
Myological
Drawing. Forearm and hand
Sanguine and black pencil
on white paper, 272 x 422 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 132 (cat. 8)
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Vincenzo
CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Forearm and hand
Sanguine and black pencil
on white paper, 284 x 404 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 117 (cat. 9)
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Vincenzo
CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Shoulder, arm, forearm and hand
Sanguine and black pencil
on white paper, 278 x 428 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 121 (cat. 14)
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Vincenzo
Camuccini
(Rome, 1771 –
1844)
Myological
Drawing. Arm, forearm and hand
Sanguine and black pencil on white paper, 226
x 269 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 119 (cat. 15)
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Vincenzo
CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Dorsal region, shoulder, arm, forearm
and hand
Sanguine, black pencil
and charcoal on white paper, 283 x 418 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 122 (cat. 17); Id., «Annali
della Facoltà di Medicina e Chirurgia
di Perugia», 95, 2005, p. 91
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Vincenzo
CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Hip, thigh, knee, leg and foot
Sanguine, black pencil
and charcoal on white paper, 336 x 571 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 126 (cat. 30)
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Vincenzo CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Thigh, knee, leg and foot
Sanguine, black pencil and charcoal on white
paper, 573 x 348 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 128 (cat. 32)
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Vincenzo CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Head, neck, pectoral region and shoulder
Sanguine, black pencil and charcoal on white
paper, 372 x 423 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 129 (cat. 35)
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Vincenzo CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Neck, back, shoulder, arm and gluteal
region
Sanguine, black pencil and charcoal on white
paper, 296 x 436 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 131 (cat. 37)
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Vincenzo CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Forearm and hand
Sanguine and black pencil on white paper,
201 x 210 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 150 (cat. 43)
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Vincenzo CAMUCCINI
(Rome, 1771 – 1844)
Myological
Drawing. Neck, back, shoulder, arm and gluteal
region
Sanguine, black pencil and charcoal on white
paper, 270 x 430 mm
Bibliography: P. Salvi, «Labyrinthos»,
39/40, 2001, p. 132
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