LIPSTICK METAMORPHOSIS
presentazione di un progetto artistico di
Silvia Morera
Lipstick
Metamorphosis: l’universo in un astuccio di rossetto
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Le
ultime esposizioni di Silvia Morera, autrice presente in
importanti collezioni di arte contemporanea, risalgono a
una decina di anni fa. La Morera è un caso unico
nel panorama dei giovani artisti contemporanei: usa le più
moderne tecnologie prestate all’arte dalla civiltà
del computer, ma la sua formazione è quella di un
pittore rinascimentale. In “bottega” dall’età
di quattordici anni ad impastare colore per un vecchio maestro,
Morera dei pigmenti pittorici conosce tutte le segrete alchimie.
La prima parte della sua carriera è
stata completamente assorbita dalla riflessione su un tema
arduo: la riproduzione pittorica del concetto metafisico
di monade, idea fondante del sistema filosofico di Leibniz.
Esaurito quel ciclo, si è sentita pronta a costruire
un proprio sistema, strutturato non su un concetto astratto,
come, appunto, quello della monade, ma su un oggetto semplice
e di uso comune, al quale si potesse però attribuire
la funzione di simbolo universale, medium di un viaggio
attraverso il senso della vita e della storia, il tempo
e lo spazio.
Quell’oggetto è stato alla
fine rintracciato nel lipstick, il cosmetico che le donne
non rinunciano ad indossare neanche sotto lo chador. In
otto anni di lavoro svolto in assoluta segretezza, la portentosa
fantasia di Silvia ha elaborato un progetto in cui il banale
astuccio di rossetto dà vita ad infinite metamorfosi.
Chi ne scorre le immagini ha l’impressione di trovarsi
all’interno di un caleidoscopio in cui il modulo base
produce in continuazione imprevedibili combinazioni visive.
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Le
possibili trasformazioni sono state classificate dall’autrice
in tre grandi categorie: i simboli, le architetture e le
geometrie. Il rossetto, si sa, è simbolo per antonomasia
di seduzione e femminilità, persino il suo tradizionale
colore, il rosso fuoco, rimanda a quello del sangue mestruale,
ma è anche evidente simbolo fallico e, dunque, maschile.
E’ un totem arcaico o un razzo futuribile lanciato
alla conquista delle stelle; è un proiettile portatore
di morte o una capsula di medicamento benefico; è
il modulo architettonico sul quale il Medioevo cristiano
ha costruito l’arco gotico, ma lo stesso modulo non
si rintraccia all’infinito nelle architetture prodotte
dall’antagonista civiltà islamica? Lipstick
Metamorphosis produce figure, ma anche vorticose geometrie,
consentendo così all’artista di ripercorrere
i sentieri tanto della figurazione che dell’astrazione,
i due antagonismi dell’arte contemporanea. Sentieri
lungo i quali la Morera cammina, anzi, corre, utilizzando
sia il linguaggio tradizionale dell’arte, dalla pittura
alla scultura, che quello del design, dell’oreficeria
e della moda.
Nell’ambito
della manifestazione AltaRoma a via Margutta
LIPSTICK
METAMORPHOSIS
presentazione di un progetto artistico di Silvia Morera
15 - 18 luglio
2003
Sito
Ufficiale di AltaRoma
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