VILLA STROHL-FERN

Il casino principale, residenza
di Wilhem Strohl
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Villa
Strohl-fern si trova al centro del Parco dei Musei tra la
Villa Borghese, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, il
Museo Etrusco e la Porta del Popolo.
Il sito era, nel XVI secolo,
parte della grandiosa Villa Giulia realizzata dal pontefice
Giulio III (1551-1555), successivamente smembrata in diverse
proprietà.
Dopo molteplici passaggi
di proprietà, nel maggio 1879 il nobile alsaziano
Alfred Wilhelm Strohl, esule dalla patria a seguito della
guerra franco-prussiana, acquistò il terreno per
realizzarvi la propria residenza romana e forse per sottolineare
la lontananza dalla patria, aggiunse l'aggettivo tedesco
fern (lontano) al proprio nome.
Tra il 1879 e la fine del
secolo Strohl definì l'assetto viario della Villa,
iniziò il rimboschimento della zona, inserendo molti
esemplari arborei rari, ed edificò la maggior parte
degli studi.
Poco si sa della sua impresa,
ma probabilmente fu sua l'idea di creare all'interno della
Villa, una visione talvolta misteriosa mirata a creare un
universo particolare, raro esempio, a Roma, di giardino
romantico. Il portale d'ingresso del suo giardino particolare,
costruito in cemento contornato da finte stalattiti e bocche
d'acqua, le solide costruzioni in stile neogotico e i graziosi
chalets a due piani che ricordavano lo stile Ottocento tedesco,
erano immersi nel verde tra scorci suggestivi, con i reperti
archeologici disseminati lungo i viali ed inseriti tra finti
elementi naturali, fontane adorne di stalattiti, vasche
con pesci, finte grotte accanto ad altre vere, ponticelli
coperti che scavalcavano i naturali dislivelli del terreno
e un lago artificiale diviso in due da un ponte, immerso
in una vegetazione nordica a settentrione e tropicale a
mezzogiorno, con sulla riva una barca di cemento, chiamata
Paris, arredavano il parco.

Il tunnel delle rose |
Presto
questa Villa rigogliosa divenne un rifugio ideale per gli
artisti, un fervido ambiente culturale frequentato da critici,
letterati e musicisti e un centro di formazione e sviluppo
delle maggiori personalità del Novecento Italiano.
Negli studi fatti edificare
da Strohl e offerti a fitto basso, dimorarono sia artisti
stranieri, quali Michail Alessandrovich Vrubel, Tyra Kleen,
John Goldward, Maurice Sterne, Ilja Jesemovitch Repin, che
artisti italiani tra i quali vanno ricordati Umberto Moggioli,
Amedeo Bocchi, Renato Brozzi, Nicola D'Antino, Liliane Mormile,
Giuseppe Lallich, Eugenio de Courten, Pasquarosa e Nino
Bertoletti, Deiva De Angelis, Attilio Selva, Ercole
Drei, Arturo Martini, Cipriano Efisio Oppo, Carlo Socrate,
Francesco Trombadori, Gisberto Ceracchini, Alfredo Biagini,
Attilio Torresini, Vittoria Morelli, Marcello Avenali, Francesco
Nagni, Francesco Coccia, Carlo Levi, Lorenzo Guerrini, Carlo
Ludovico Bragaglia, Luigi Serra, Emil Fuchs con Barbara
Leoni, Bruno Barilli, Virgilio Guidi, Enrique Serra.
Nell'inverno del 1904 vi
soggiornò Rainer Maria Rilke, ospite nel pittoresco
Studio al Ponte, singolare costruzione abbarbicata su un
costone e poggiante su un ponte sotto il quale poderosi
contrafforti delimitano la strada che conduce all'ingresso
in direzione di Villa Giulia.
Alla morte di Strohl-fern,
nel 1927, per sua esplicita volontà, la Villa divenne
proprietà francese, con il vincolo di rispettare
l'aspetto paesaggistico e di destinarla ad "opere francesi
di pubblica utilità".
Dal 1957 ospita le prime
classi del Liceo francese "René
Chateaubriand" ed in seguito ad un accordo trilaterale
tra il Comune di Roma, lo Stato Italiano e lo Stato Francese,
dal 25 aprile 2005 è possibile, a domeniche alterne,
visitare la Villa.
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