Luigi Bienaime'
(Carrara 1795 - Roma 1878)
Psiche
marmo di Carrara
Altezza cm. 139,5
Firmato sulla base: L. BIENAIME' F.
La
favola di Amore e Psiche di Apuleio, ispirò a
Bienaimé due invenzioni: la Psiche che saggia
il dardo di Amore e la Psiche armata. La seconda rappresentava
Psiche protesa in avanti con la lucerna, necessaria
per osservare nella notte le sembianze del suo amante
misterioso.
L’attitudine
incerta dove va sollecitare l’osservatore a immedesimarsi
nella giovinetta combattuta tra il timore e il desiderio
di procedere. Ricci così descrive
va questa opera: “... la bellissima Psiche irresoluta,
soletta, timorosa tacitamente si avanza per notte in
cerca di Amore. Ha nella destra il pugnale, che trema
al palpito propagato dal cuore al braccio: ricopre colla
sinistra la malfida lucerna: una leggiera sindone caduta
sopra un vaso d’ unguenti ...” (Ricci 1838,
pp. 12-13, tav. XII).
La corrispondenza con
la versione inedita di Psiche qui presentata, priva
degli attributi in diverso materiale che originariamente
dove va recare tra le mani, è quasi esatta. Una
variante è costituita dal panneggio,
che, anziché essere caduto, è tuttora
avvolto intorno al braccio destro a coprire la nudità
altrimenti integrale della fanciulla e a costituire
da sé solo il necessario sostegno del marmo.
|