Luigi Bienaime'
(Carrara 1795 - Roma 1878)
Zefiro
marmo di Carrara
Altezza cm. 140
Firmato e datato sulla base a lato: L. BIENAIME' F.
1841
Lo
Zefiro, scultura di soggetto “grazioso”
dal carattere quanto mai piacevole e decorativo, rappresentante
le forme giovanili del dolce vento di ponente, figlio
di Eolo e dell’ Aurora e sposo di Flora, è
probabilmente tra le opere più
riuscite di Bienaimé. Lo scultore seppe
imprimere alla figura un moto temperato in avanti, suggerito
dal passo leggero e conveniente alla natura mite del
vento che essa personifica, ma non per questo meno schietto
e diretto, adatto cioè al messaggero degli dei.
Anche il volto, atteggiato, pur nel superiore distacco
classico concorre alla piacevolezza della rappresentazione.
“L’amator di Flora inanellato le chiome
da lieve benda infrenate, veste sottilissima tunica
pari al tessuto di novellina corteccia di giovine palma.
In un lembo di essa vagamente elevato con la sinistra
mano raccoglie i fiori ancor freschi e stillanti della
rugiada del mattino; offre nella destra il fior del
granato in cui già turge la gemma del frutto;
muove il Nume così leggiero e così veloce
il piede, e la snella persona, che per vagheggiarlo,
per respirar alquanto con lui il pregheresti di fermarsi
un poco, immemore della pietra in cui sta scolto ...”
(Ricci 1838, p. 13, tav. XIII).
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